Quanto spendono i politici per affittare casa a Roma? Mediamente dai 1000 ai 1500 euro al mese, meno che in passato. Già durante la campagna elettorale, Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nelle locazioni con 300 agenzie in Italia e 18 nella Capitale, ha rilevato come alcuni candidati si erano già mossi per accasarsi. Se le vacche grasse sono finite anche per la politica forse non per altre categorie di dirigenti in trasferta. Tra i vertici di sindacati, associazioni di categoria o organizzazioni non governative internazionali si spendono anche 2000 euro e più al mese per un appartamento in una zona di prestigio di Roma.
Secondo l’analisi di Solo Affitti per spuntare prezzi più bassi i parlamentari non romani si spostano verso zone come il Rione Monti, il gettonatissimo Ghetto o la caratteristica Trastevere, posti da dove è comunque facile raggiungere il Parlamento e avere i servizi principali a portata di mano. I prezzi non sono bassi ma si trovano soluzioni abitative anche migliori a prezzi leggermente inferiori.
“Il mercato del centro storico – spiega Carla di Leonardo dell’agenzia Roma 2 di Solo Affitti che nella Capitale ha 18 agenzie – sta cambiando, anche grazie alla spinta di strutture (aribnb e simili, nonché agenzie specializzate nell’uso ricettivo) che si stanno focalizzando sull’affitto turistico. Per la massiccia presenza di affittacamere e b&b nelle zone prettamente turistiche e della movida romana – la zona tra Fontana di Trevi, Pantheon e Torre Argentina (ovvero l’area della politica) non è più l’ideale per viverci stabilmente”.
Per un bilocale (una camera da letto) ristrutturato e arredato decentemente si arrivano a spendere anche 1.500 euro al mese nei dintorni del Pantheon, allontanandosi un pochino i prezzi scendono, ma non più di tanto. Se parliamo comunque di Centro è difficile trovare qualcosa decente sotto i 1200 euro.
Per tagli più grandi, con una seconda camera da letto, si arrivano a spendere anche 2000 euro al mese, ma il politico “trasfertista” che sta a Roma dal lunedì al venerdì dà la priorità alle zone centrali, comode per arrivare al Parlamento, ma meglio servite (supermercati, garage ecc.., tenendo conto delle esigenze degli altri famigliari). Quindi zone residenziali come Prati, la zona dei tribunali e della Cassazione, la parte del centro storico intorno a Villa Borghese e Via Veneto o il quartiere Trieste. I prezzi sono un po’ più bassi (si trovano anche trilocali a 1600 euro) e la qualità di vita migliore.
“Complici la diminuzione dei prezzi e una maggiore oculatezza, – spiega ancora l’agente di Solo Affitti – le cifre che i politici pagano per le case in affitto non sono sempre così esorbitanti come potrebbe sembrare. I prezzi di Roma sono alle stelle e se un affitto di 1000 euro sembra un’enormità per la media degli italiani, è invece una cifra quasi normale per chi vive a Roma”.
E se i budget più “ricchi” per affittare un immobile a Roma non sono più appannaggio della politica ci sono altre figure legate al mondo delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni internazionali come la Fao che hanno a disposizione rimborsi più consistenti per l’alloggio.
Fonte : Company