Oltre 3 miliardi di euro di risorse da investire per la riqualificazione
sismica ed energetica del patrimonio immobiliare dello Stato nei prossimi 10 anni e la
razionalizzazione degli spazi occupati dalla PA. E’ questo l’obiettivo più ambizioso raggiunto nel
2017 dall’Agenzia del Demanio, che ha ottenuto questi nuovi fondi da destinare oltre che alla
prevenzione del rischio sismico degli immobili dello Stato, per 34 milioni di mq di superficie in
uso governativo, anche ad interventi di risanamento ambientale e bonifiche, edilizia pubblica,
riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie.
Un lavoro orientato a una gestione efficiente del patrimonio per diminuire la spesa pubblica
corrente e aumentare il valore del portafoglio con un piano di sviluppo e investimenti, capace di
generare posti di lavoro e crescita per il Paese. In sintesi questa è la missione dell’Agenzia del
Demanio che gestisce 43.185 beni per un valore di 60,5 miliardi di euro e che negli ultimi anni ha
assunto un ruolo di facilitatore nel panorama dell’immobiliare pubblico dando supporto alle altre
amministrazioni nelle operazioni di valorizzazione e riqualificazione. Gli immobili, infatti, inseriti in
percorsi di rigenerazione urbana da contenitori vuoti possono trasformarsi in incubatori di nuove
realtà, con un effetto moltiplicatore del valore economico e sociale dell’investimento. Il Direttore
Roberto Reggi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e del
Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, ha
riassunto in questi termini i risultati conseguiti e i nuovi traguardi per la gestione degli immobili
pubblici.
INVESTIMENTI
Il 2017 è stato l’anno dei cantieri, in 3 anni la capacità di spesa per i lavori finalizzati alla tutela e
al mantenimento del patrimonio, adeguando anche gli immobili dello Stato alle esigenze delle
amministrazioni pubbliche, ha avuto un incremento del 181%. Il forte impulso dato a questa attività
e l’aumento della spesa destinata agli interventi di riqualificazione hanno consentito all’Agenzia di
ottenere ulteriori risorse per un totale di 3,2 miliardi di euro da investire in 10 anni: 1,5 miliardi per
la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio dello Stato, che oltre alla messa in
sicurezza porterà ad una riduzione della bolletta di 275 milioni di euro, e 1,7 miliardi destinati ai 38
federal building e alle razionalizzazioni su tutto il territorio nazionale. Operazioni che
consentiranno di liberare spazi e chiudere contratti di affitto in immobili privati con un taglio di
spesa di 77 milioni di euro nel 2017 e, complessivamente, a partire dal 2022, farà registrare
oltre 200 milioni di euro di risparmi annui.
RIGENERAZIONE
Attraverso lo sviluppo di “progetti a rete” alcuni ingenti costi di manutenzione sono stati trasformati
in ricavi, convogliando risorse private nella riqualificazione degli immobili pubblici per sottrarli al
degrado e renderli nuovamente fruibili. Primo fra tutti il Progetto Valore Paese-Fari che nelle due
passate edizioni ha portato all’assegnazione di 24 strutture tra fari, torri ed edifici costieri dalle
quali lo Stato incasserà 15,4 milioni di euro di canoni per il periodo di concessione e attiverà 17
milioni di euro di investimenti diretti, con una ricaduta economica complessiva di 60 milioni di euro
ed un risvolto occupazionale di circa 300 operatori. Numeri destinati a crescere grazie alle
proposte arrivate con il terzo bando, chiuso il 29 dicembre scorso, che porteranno un ulteriore
incremento economico ed occupazionale.
Altro progetto di punta dell’Agenzia è Valore Paese-Cammini e Percorsi che coinvolge realtà
territoriali più decentrate, situate lungo le ciclovie e i tracciati storici, naturalistici e religiosi per
sostenere il turismo lento. Si tratta di un’iniziativa di ampio respiro, che coinvolge anche proprietà
degli Enti Territoriali e che in questo primo anno comprende un centinaio di beni e ancora di più
nel 2018 e 2019. Per il primo bando, che comprende 30 immobili dello Stato tra case cantoniere,
torri, ex caselli ferroviari e piccoli fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono arrivate 47
offerte, 14 delle quali dall’estero. E’ stata la prima volta che l’Agenzia ha utilizzato lo strumento
della concessione gratuita e lo ha fatto per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore.
Attualmente è in corso la seconda gara che terminerà il prossimo 16 aprile e coinvolge
complessivamente 48 immobili pubblici come castelli, ville, masserie ed edifici rurali che
necessitano di investimenti più corposi e che verranno affidati in concessione fino ad un massimo
di 50 anni.
Risultati positivi sul fronte del federalismo demaniale che procede speditamente facendo
registrare ben 4.806 beni trasferiti a 1.324 Enti territoriali per un valore complessivo di oltre 1,75
miliardi di euro.
La riqualificazione del patrimonio passa anche attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come i
fondi immobiliari. Diversi quelli già attivi a livello nazionale come il Fondo Università o il Fondo
Patrimonio Italia che coinvolge 68 immobili e quelli territoriali come il Fondo Regione Lazio con un
portafoglio di 53 beni. Tra quelli di prossima attivazione ci sono il Fondo di Edilizia Scolastica dei
Piccoli Comuni, quello della Regione Trentino, il Fondo Lucca e il Fondo Lecce.
PARTECIPAZIONE
L’Agenzia nell’ultimo triennio ha investito risorse e strumenti per stimolare il coinvolgimento di
cittadini, imprese, associazioni ed Enti locali nei processi di rigenerazione urbana al fine di renderli
inclusivi e aderenti alle esigenze del territorio. Un percorso di trasparenza segnato da alcuni
passaggi fondamentali: la pubblicazione della piattaforma OpenDemanio, che ha reso accessibili
a tutti le informazioni sul patrimonio gestito e sui principali progetti; i nuovi siti web dell’Agenzia
con un portale istituzionale ispirato ai principi di chiarezza, semplicità e navigabilità dell’Agid e
www.DiamoValoreAlPaese.it, uno spazio multimediale per raccontare, anche attraverso la voce
dei cittadini, storie “virtuose” di riuso e rigenerazione degli immobili dello Stato.
Altro canale di ascolto e inclusione le consultazioni pubbliche: 14 quelle concluse con oltre
26.000 partecipanti e più di 150 beni che hanno consentito di individuare nuovi scenari di recupero
per diverse tipologie di immobili.
Attivati anche strumenti come Proposta Immobili ed Enter, che hanno coinvolto gli Enti territoriali
nell’individuazione dei beni da candidare a percorsi di valorizzazione.
Tutte le iniziative messe in campo dall’Agenzia e in programma per i prossimi anni sono frutto del
lavoro di squadra di 1.052 persone giovani e altamente qualificate, destinate ad aumentare. E’
infatti in corso la selezione per l’ingresso di 88 nuove figure professionali da inserire nell’organico
delle strutture territoriali e di centro, indispensabili per affrontare il corposo piano di investimenti
per la riqualificazione del patrimonio immobiliare dello Stato. Inoltre, l’introduzione del lavoro agile
per il 10% della popolazione aziendale consente all’Agenzia un’organizzazione più flessibile,
dinamica e orientata al risultato.
Fonte : Demanio