“Sono pronta , la partenza è imminente. Il 28 agosto partirò alle 6 del mattino da Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca, nel giorno del compleanno di Wolfgang Goethe per percorrere, prima donna al mondo, all’età di 68 anni, tutto il viaggio che lo scrittore tedesco fece iniziando nel 1786 dando vita al Gran Tour. Goethe lo fece in calesse ed in 2 anni, io invece a piedi ma lo schiuderò nell’Italia Centrale a fine Ottobre. Tutto a piedi”. Lo ha annunciato Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica campana dell’AIGAE. “Ora sto studiando, in tedesco, il diario che Goethe scrisse e sto conducendo un’attività capillare ben precisa su tutte le locande e famiglie che ospitarono Goethe lungo l’intero suo percorso. Sto cercando di risalire a queste locande, per verificare se esistono ancora e magari alloggiarvi. Sarebbe interessante scoprire se queste locande dovessero esserci ancora. Sono in contatto – ha proseguito Cammarota – anche con l’ente del turismo della Repubblica Ceca. Penso che il tratto più delicato sarà quello del Brennero. Ho studiato attentamente l’intero percorso. Una parte mi è sconosciuta e questo spaventa ma allo stesso tempo affascina. Sulla mia strada troverò sicuramente anche pioggia e grandine, comunque il ritmo sarà di circa 25 – 30 km al giorno, a piedi. Sono spaventata dall’indifferenza delle persone nei territori che attraverserò. Al momento, facendo sopralluoghi in Repubblica Ceca ho riscontrato molta indifferenza al dialogo. Il mio appello è rivolto ai Sindaci dei comuni che attraverserò. Chiedo loro di accogliermi perché voglio semplicemente conoscere le tradizioni delle città e parlarne”.
L’8 settembre , due giorni prima di entrare in Monaco, Vienna compirà 68 anni. “Festeggerò così – ha continuato la Guida italiana – dopo avere attraversato a piedi il Tibet, il Nepal, la Palestina, Israele e in kayak il Madagascar. Ora tocca a Goethe. Penso che dobbiamo essere in eterno cammino in tutti i sensi, dal punto di vista fisico ma anche socio – culturale e psicologico per la necessità che l’uomo deve avere di conoscere ed apprendere. Il viaggio non è spostarsi ma camminare, conoscere, dialogare, incontrare”.
Dalle donne alla fratellanza, dall’Italia Centrale ferita ma che si rialza all’Europa. I tanti perché dell’impresa di Vienna. Sul suo zaino, Vienna, metterà le bandiere di tutte le Nazioni che attraverserà.
“Sono molto curiosa, mi piace conoscere i popoli. Voglio fare sempre qualcosa di diverso e Goethe lo fece al suo tempo aprendo le porte alla conoscenza del territorio italiano, dal punto di vista turistico, geologico e botanico. Non bisogna dimenticare che fu proprio Goethe a scoprire alcune varietà di piante e che il minerale goethite prende nome proprio da lui. Voglio far capire alle donne che noi possiamo. Non abbiamo età e non dobbiamo chiuderci nella nostra età . Ultimamente l’Europa è senza valori sociali e invece io amo i valori sociali e non ci sono differenze. Se ognuno rispetta le proprie tradizioni possiamo benissimo convivere. Credo che Goethe abbia voluto dimostrarci anche questo partendo nel 1786 e dando vita a un mondo nuovo, a un’epoca innovativa. Temo che la gente non capirà il senso del mio viaggio. Ed il senso del mio viaggio sarà la fratellanza. Nel mio zaino ci sarà la mia conoscenza ma ci saranno anche le mie ansie, paure la curiosità di conoscere. Sarà uno zaino europeo con sopra tutte le bandiere delle Nazioni che attraverserò a piedi”.
“Con me un unico compagno di viaggio quale sarà il libro scritto da Goethe. Il libro mi terrà compagnia. Il mio corpo, invece sarà coccolato dalla natura. Sostengo sempre che il nostro corpo abbia bisogno di essere coccolato e l’ambiente è in grado di fare questo, di rasserenare e di guarire. E’ una sorta di doccia rinfrescante e di palestra grazie alla quale gli stessi occhi – ha proseguito Vienna Cammarota – riescono a vedere meglio, a catturare sguardi ed angoli ma anche dettagli dell’ambiente in cui ci si trova. Quando sono sola in natura, parlo con l’ambiente in cui mi trovo, lo vivo, ci sono , ma soprattutto gli parlo. L’ambiente però è natura ma allo stesso tempo borghi e persone. Io voglio incontrare la natura e le persone, metterle insieme, farle dialogare. Il mio obiettivo è quello di descrivere i paesaggi ma anche il tessuto sociale di questi popoli. Lo farò sul mio diario, lo farò sui social”.
E l’impresa c’è tutta, perché Vienna dovrà affrontare la montagna in alta quota, boschi, foreste, strade veloci, pioggia, caldo e freddo.
Grande valenza scientifica, dall’ alimentazione al fattore psicologico.
“Sicuramente l’impresa che tenterò avrà una valenza scientifica abbastanza importante. In questi giorni sto sperimentando il trekking notturno, al buio nei boschi e nelle foreste dell’Appennino per mantenere costante l’abitudine di parlare direttamente all’ambiente in cui mi trovo e soprattutto mi troverò . Camminerò per tre mesi, attraverserò alte vette, tanti borghi, boschi e foreste di vari Paesi. Non bisogna dimenticare che le spalle vanno spesso massaggiate, ugualmente i polpacci ed i piedi. E’ importante mantenere la pelle fresca con le creme. Poi c’è l’alimentazione che deve essere molto mirata. Ad esempio eliminerò i latticini mantenendo il parmigiano di cui mi nutrirò. Mangerò frutta secca, berrò molta acqua introducendo un poco di sale quando il fisico sarà particolarmente stanco !”
Nota : Vienna Cammarota, Coordinatrice delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE della Campania è la Guida che nel 2016, nell’anno della Misericordia, partì a piedi dal Geoparco Nazionale del Cilento, per raggiungere il Golfo di Manfredonia in Puglia. Durante il suo percorso Vienna descrisse benissimo la trasformazione dei borghi dell’Irpinia rasi al suolo dal terremoto del 1980 ma anche i paesaggi, andando alla ricerca dei vecchi tratturi, visitando monumenti, tastando il calore della gente che l’attendeva addirittura al balcone per donarle un poco di cibo..