Meno burocrazia e più programmazione per avvicinarci all’Europa
Cosa può fare il settore immobiliare per la crescita dell’economia italiana? È la domanda scaturita oggi, a margine della presentazione dell’Osservatorio sul mercato immobiliare 2017. A riunire gli operatori del settore a Roma è stata la presentazione dello studio di Nomisma, che ha evidenziato come si possa parlare di ripresa del mattone grazie alla maggiore disponibilità delle banche verso i consumatori. Una crescita che, tuttavia, non è ancora sufficiente ad avviare una vera e propria espansione economica e che porta piuttosto a una fase di stabilizzazione in corso d’opera.
Dopo la presentazione dell’Osservatorio a cura di Luca Dondi, Marco Marcatili di Nomisma ha sollecitato tre leader di grandi gruppi immobiliari ad esprimersi sulle prospettive future del settore e sulle misure necessarie a spingere la ripresa. A riguardo Valter Mainetti, ad di Sorgente Group, ha rilevato come sia necessario un reale snellimento della macchina burocratica e che le grandi imprese italiane si attivino come motore di crescita. “E’ difficile – ha detto – convincere gli investitori stranieri a puntare sui grandi progetti di sviluppo per via dei tempi molto dilatati delle concessioni e degli iter autorizzativi. Per essere incisive, inoltre, le società immobiliari italiane devono poter contare su una rappresentanza più efficace di fronte alle istituzioni”. Secondo Mainetti gli advisor che indirizzano le scelte dei grandi investitori dovrebbero essere maggiormente sensibili alle opportunità offerte dalle location secondarie, come le province italiane, in grado di dare ritorni interessanti anche rispetto alle principali destinazioni, Roma e Milano.
Sul tema delle infrastrutture, come volàno per l’economia, si è espresso l’Ad di IDeA Fimit Sgr, Emanuele Caniggia, che pur riconoscendo la centralità del real estate per l’Italia, ha rilevato la mancanza di programmazione sul fronte istituzionale, che tende a rendere tante città poco appetibili come destinazioni d’investimento e che fanno diventare rischioso il coinvolgimento dei privati nei progetti di rigenerazione urbana.
Marco Sangiorgio, dg di CDP Investimenti Sgr, ha descritto l’impegno attuale e futuro di Cassa Depositi e Prestiti, che da una parte si propone come aiuto per l’accesso al credito per le famiglie, da un’altra sta investendo nel settore turistico accanto agli operatori locali, per sviluppare meglio il comparto dell’hospitality in Italia. Secondo Sangiorgio comunque il ruolo del mondo pubblico deve essere soprattutto quello di ‘’buon facilitatore’’ dello sviluppo.
Infine Carlo Alessandro Puri Negri ha sollecitato una sostanziosa riduzione del peso fiscale sulla casa come via necessaria per rendere il residenziale un investimento redditizio al livello dei Reits in Europa.
Fonte: Sorgente Group