Assoimmobiliare al convegno “Diplomatia” : per conseguire obiettivi DEF necessarie misure urgenti nell’Immobiliare

«Nel DEF, il documento di programmazione economica finanziaria, si fa riferimento al processo di privatizzazione di società controllate dallo Stato e al patrimonio pubblico immobiliare, cui è affidato, nell’ambito degli obiettivi di finanza pubblica, il conseguimento di entrate per lo 0,3 per cento del PIL. Sono urgenti, quindi, misure immobiliari per alimentare gli investimenti nel nostro Paese». Cosi Paolo Crisafi, Direttore Generale di Assoimmobiliare, nel corso del convegno Diplomatia “ L’investimento immobiliare in Italia e all’estero” in collaborazione con l’Accademia internazionale per lo sviluppo economico e sociale, svoltosi il 27 aprile  a Roma.
«Gli investimenti nel real estate italiano sono fondamentali per rimettere in moto l’economia e per rendere sempre più funzionali e sicuri i territori, le città e le periferie  – ha sottolineato Crisafi – E’ importante, dunque, proseguire la strada di ammodernamento e di allineamento alle migliori pratiche internazionali globali e che le istituzioni attivino politiche industriali sul settore immobiliare ».
In particolare, il DG di Assoimmobiliare si  è soffermato sulle disposizioni normative sugli investimenti pubblici degli enti territoriali «resi più appetibili con l’abbandono del Patto di stabilità interno. Restano, tuttavia, necessari diversi e ulteriori provvedimenti per rendere realmente performanti gli investimenti come da proposte predisposte e in corso di elaborazione da parte dei Soci e degli Esperti di Assoimmobiliare, oggi rappresentati da Giovanni M. Benucci e da Emanuele Caniggia», ha concluso.
Assoimmobiliare «conferma il suo ruolo di aggregatore del sistema immobiliare italiano anche attraverso momenti di confronto e scambio come quello di oggi sugli investimenti ad un mese e mezzo dal Mipim dove si è riscontrato un rinnovato interesse nei confronti del nostro Paese», – ha dichiarato a margine del convegno Filippo Rean, Head of the real estate division Mipim.
«Gli investimenti immobiliari in Italia oggi puntano molto più su Milano che su Roma -ha detto Emanuele Caniggia, CEO di IDeA FIMIT SGR- il resto di Italia, invece, é troppo piccola per essere attrattiva. Occorrono misure normative puntuali per alimentare gli investimenti»
«La finanza immobiliare – ha sottolineato Marco Doglio, CEO di UBS  Real Estate – non è più impacchettare immobili in un fondo, ma è offrire soluzioni concrete nel mondo “alternativo” (intendendo: real estate, private equity, infrastrutture) in grado di soddisfare al meglio il raggiungimento degli obiettivi degli investitori istituzionali in termini di: pianificazione finanziaria, diversificazione del rischio, reporting regolamentare».
«In questo ciclo economico, caratterizzato da una perdurante incertezza, gli operatori tendono a minimizzare il rischio dei loro investimenti per non esporre il capitale al rischio di una potenziale perdita – ha dichiarato Doglio.
Antonio Mazza, General Manager di Aareal Bank  :  conseguentemente, anche le banche che operano nel settore corporate immobiliare finanziano principalmente investitori che acquistano asset con basso profilo di rischio, definiti anche “Trophy Asset” e “Asset Core”.
In Italia e anche in molte nazioni Europee, non c’è in questo momento sufficiente prodotto. , della specie tale da soddisfare la domanda degli investitori e delle banche finanziatrici.
Quindi – ha concluso Mazza  -bisogna  “creare” (laddove possibile) questo prodotto, principalmente  attraverso complessi processi di trasformazione immobiliare (le cosiddette operazione “value added”.

Ha poi chiuso la sessione Giovanni M. Benucci,  AD di Fabrica precisando che  «per quanto riguarda i profili normativi che interessano il mercato immobiliare sicuramente si può fare attività di manutenzione della disciplina delle SIIQ che ancora stentano a crescere sul nostro mercato – ha spiegato Benucci – Misure normative anche per il rilancio dei Fondi immobiliari sono all’attenzione del comitato normativo di Assoimmobiliare e sui quali speriamo di richiamare l’attenzione del legislatore per favorire gli investimenti nel nostro Paese».

 

Fonte : Assoimmobiliare