Un piano complessivo per la valorizzazione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico di Udine è alla base dell’intesa sottoscritta il 21 aprile dal sindaco Furio Honsell, dalla Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dal Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi. Diversi gli edifici coinvolti, dalle caserme Cavarzerani, Piave e Osoppo, l’ex magazzino Viveri e Casermaggio, l’ex Frigorifero, l’ex scuola Stringher e una parte del palazzo ex Colombatti.
L’obiettivo è definire insieme un percorso per la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico presente nella città di Udine che definisca un miglior utilizzo degli edifici in un’ottica di riduzione degli spazi e risparmio sulle locazioni passive. Diverse infatti le esigenze delle Amministrazioni coinvolte, tra cui una nuova sede della Procura della Repubblica e la creazione di un polo della giustizia efficiente e funzionale, una nuova sede della questura, un polo archivistico delle pubbliche amministrazioni, una sede per gli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovranno essere dismessi entro il 2023.
“L’Agenzia del Demanio è sensibilmente impegnata da anni nell’attività di ottimizzazione e razionalizzazione degli spazi occupati dalle Amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo di ridurre la spesa e i consumi per gli affitti – ha dichiarato Reggi – Grazie alla collaborazione virtuosa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Udine possiamo condividere obiettivi comuni e mettere in campo strategie per la riqualificazione, il riuso e la valorizzazione di importanti edifici pubblici che potranno essere riconvertiti e destinati a nuove funzioni più utili alla cittadinanza”.
Una delle operazioni di razionalizzazione già avviate e in fase conclusiva è quella che riguarda la Caserma Reginato, presentata il 21 aprile in un sopralluogo a valle della conferenza stampa dal Direttore Roberto Reggi, accompagnato dalla Presidente Serracchiani, dal Prefetto Vittorio Zappalorto e dalle autorità militari. Si tratta di un immobile di proprietà dello Stato di oltre 24.000 mq che ospita al suo interno il Centro Documentale del Ministero della Difesa e che a partire dal prossimo ottobre ospiterà anche la sede della Prefettura. Un’altra parte della caserma sarà trasferita alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che potrà così destinarla a servizi socio sanitari.
I lavori per l’adeguamento degli spazi dei nuovi uffici della Prefettura e il nuovo assetto del centro documentale della Difesa prevedono un investimento di 1,6 milioni di euro con un risparmio annuale, a regime dal 2020, di € 250.000, grazie alla chiusura dei contratti di affitto pagati per le attuali sedi della Prefettura di via Piave e Via Verdi.
Fonte : Demanio