Con un seminario organizzato il 12 aprile insieme al Collegio Geometri e Geometri Laureati di Milano a Palazzo Pirelli a Milano, FIMAA Milano Monza & Brianza (Confcommercio MiLoMB) ha illustrato agli oltre 350 partecipanti la nuova norma regionale approvata definitivamente il 28 febbraio u.s. dal Consiglio Regionale in materia di “Recupero dei vani e seminterrati esistenti”.
Relatori sono stati alcuni tra i massimi esperti in materia giuridica, tecnica, amministrativa e ingienico-sanitaria del settore.
La legge, il cui relatore è stato il Consigliere Fabio Altitonante (FI), introduce agevolazioni sul recupero dei vani e dei locali seminterrati a uso residenziale, terziario o commerciale, con una deroga alle altezze minime dei locali (2,40 metri anziché 2,70 previsti dalla normativa nazionale) ed ai limiti ed alle prescrizioni edilizie dei PGT e dei regolamenti edilizi in tema di seminterrati. È inoltre possibile conseguire i “rapporti aero-illuminanti” anche mediante dotazioni tecnologiche, monetizzare gli spazi per parcheggi, servizi e attrezzature pubbliche, se di difficile reperimento, e ottenere l’esenzione dal versamento del costo di costruzione per il recupero di vani seminterrati che costituiscono pertinenza diretta di unità immobiliari fino ai 200 mq se destinati a uso residenziale e fino ai 100 mq se destinati ad altri usi, anche se il recupero comporta un incremento del carico urbanistico. Vi è anche un articolo specifico dedicato alle strutture alberghiere lombarde che hanno ora la possibilità di scomputare dalla SLP i locali tecnici, i vani scale e ascensori, portici e logge, nonché i corridoi ai piani. Per le nuove costruzioni sarà possibile usufruire di queste agevolazioni solo dopo 5 anni. Gli oneri sono connessi al tipo di intervento edilizio in quanto il recupero dei seminterrati non è considerato una nuova costruzione. La destinazione d’uso è vincolata per 10 anni dal conseguimento dell’agibilità.
Le Amministrazioni Comunali, con delibera di Consiglio, potranno escludere parti del territorio di competenza dalla applicazione della legge stessa per esigenze di tutela paesaggistica, igienico sanitaria, di difesa del suolo e di rischio idrogeologico.
“Questa norma offre sicuramente nuove opportunità senza consumo di suolo, recuperando l’esistente e implementando l’attrattività e l’utilizzo di immobili abitativi, commerciali o industriali, anche con progetti innovativi e creativi” – commenta Vincenzo Albanese, Presidente di FIMAA Milano Monza & Brianza. “Soprattutto nelle città, questo nuovo strumento può permettere soluzioni utili a dare un nuovo impulso al mercato, si parla addirittura di oltre 40mila possibili interventi stimati. Certo è che nel recupero, dell’abitativo ancor più che del commerciale, è sempre necessaria una valutazione specifica delle singole casistiche, dovendo garantire una qualità di vivibilità adeguata e il rispetto di tutte le norme igienico sanitaria. Sicuramente ci sarà spazio per soluzioni creative e, perché no, anche coraggiose”.
Fonte : FIMAA