“È un momento positivo per il turismo “verde” nazionale e in particolare per quello del Friuli Venezia Giulia. La regione di confine ha avuto un incremento prossimo al 10% nelle presenze turistiche, con buoni risultati sia nel settore naturalistico che quello delle città d’arte”. Lo ha affermato Claudio Salvalaggio, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE del Friuli Venezia Giulia e Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana AIGAE, alla vigilia dell’importante Convention in programma il 7 e l’8 Aprile organizzata dall’Area Marina Protetta di Miramare con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, presso Palazzo Gopcevich, in via Rossini 4, nel cuore di Trieste che vedrà la partecipazione delle autorità istituzionali regionali e cittadine ma in particolare di relatori esperti di comunicazione e interpretazione ambientale, di storytelling ma anche di allestimenti museali all’avanguardia provenienti da tutta Italia.
Venerdì 7 Aprile , Ore 9 e 30 – Interverranno personalità di grande rilievo come Paola Del Negro, direttore Sezione di Oceanografia – OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Nicola Bressi, direttore Musei Scientifici del Comune di Trieste, Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta campana, Punta Campanella e Regno di Nettuno, Maurizio Spoto, direttore dell’Area Marina Protetta di Miramare Trieste, Francesco Marcone, Responsabile Progetti del WWF Oasi. Durante la Convention verrà illustrato l’ Eco Museo di Interpretazione della Biodiversità marina del Nord Adriatico .
“Credo che la realtà di Miramare sia il migliore esempio di questi dati riguardanti la crescita del turismo green in Italia: 257mila persone hanno visitato il museo del Castello e 10mila l’Area Marina Protetta. È proprio quest’ultima – ha proseguito Salvalaggio – che ci ospiterà per la Convention – “La natura: una bella storia” dove si confronteranno le esperienze, le tecniche e i luoghi della divulgazione scientifica e ambientale.
AIGAE è la realtà professionale più diffusa e capillarmente distribuita sul territorio nazionale e i nostri soci, migliaia in tutta Italia, sono portatori di cultura sana, cultura ambientale, scientifica, della vita all’aria aperta e della tradizione. Un mix che fa della guida una donna o un uomo di scienza, sempre in movimento, con uno sguardo da testimone e interprete del folklore.
Credo che alla luce dei recenti sviluppi legislativi (Bocciatura del decreto Mibact da parte del TAR del Lazio, impugnazione della legge del turismo della regione Toscana) sia giunto il momento per tutti i professionisti dei beni culturali di fare un momento di riflessione e aprire una stagione di confronto al fine di trovare una posizione comune e nuovi strumenti per avere un maggiore impatto sulla società italiana. Il mondo delle guide ambientali escursionistiche è pronto a tendere la mano ai colleghi delle altre discipline e parla con una unica voce che è quella di AIGAE”.
Un ecomuseo di interpretazione della biodiversità marina del Nord-Adriatico presso le ex Scuderie di Miramare a Trieste.
“L’Area Marina Protetta di Miramare, gestita dal WWF Italia per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sta realizzando un nuovo centro ecomuseale sulla biodiversità marina presso una parte delle ex Scuderie di Miramare per concessione del Ministero dei Beni ed Attività Culturali e del Turismo. La nuova struttura espositiva – ha dichiarato Maurizio Spoto , direttore dell’Area Marina Protetta Miramare di Trieste – raccoglierà la trentennale esperienza maturata presso un precedente centro educativo che fu realizzato presso il Castelletto di Miramare che ha visto passare centinaia di migliaia di studenti e visitatori.
La progettazione del nuovo ecomuseo marino si basa saldamente sui principi base della interpretazione ambientale, l’anglosassone “heritage interpretation”, nata negli anni ’20 nei parchi americani e strutturata in disciplina da Freeman Tilden. Per lui l’interpretazione è “un’ attività educativa che ha lo scopo di rilevare i significati e le relazioni attraverso l’uso di argomenti originali, per mezzo di esperienze dirette, illustrazioni multimediali, piuttosto che attraverso enunciazioni di fatto. Il “concept” del nuovo centro visite dell’AMP ha avuto una lunga gestazione progettuale curata da interpreti ed educatori ambientali, biologi e naturalisti, guide ambientali, giornalisti, esperti di multimedialità inter-attiva che si sono confrontati per definire i contenuti, i percorsi concettuali e gli strumenti educativi ed interpretativi per “tradurre” il tema fondamentale della biodiversità marina del Nord Adriatico, che la Riserva tutela.
La ricerca, che è ancora in corso, mira a creare degli strumenti di interpretazione della biodiversità marina che possano provocare, emozionare, creare delle esperienze positive nel visitatore. In tale senso il team di progettisti ha previsto 6 percorsi di visita che si focalizzano su specie che abitano i diversi habitat alto adriatici rocciosi, fangosi e sabbiosi; sui diversi tipi di alimentazione dei gruppi animali e sulle loro interdipendenze in catene e reti alimentari; sulla forma e funzioni degli organismi marini; sulla loro riproduzione e cure parentali dal punto di vista comportamentale e ecologico; sulle stranezze sorprendenti ed affascinanti con cui la biodiversità marina si può manifestare; ed infine su come incidere sul cambiamento dei comportamenti umani che sostengono certi tipi di minacce alla biodiversità marina dell’Alto Adriatico, come ad esempio la pesca.
La realizzazione finale del centro visite rappresenta una difficile scommessa di come includere in uno spazio di circa 200 metri quadrati questi aspetti della biodiversità marina, con una proporzione bilanciata nell’utilizzo di diorami, pannelli, modelli 3D, nuove tecnologie multimediali interattive e il supporto di vasche tattili”.
L’evento di Trieste, organizzato dall’Area Marina Protetta Miramare, Ministero dell’Ambiente,WWF, WWF Oasi, Culturanatura e grazie alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in programma il 7 e l’8 Aprile a Trieste è di notevole importanza perché vedrà confrontarsi grandi esperti sulle tecniche di divulgazione scientifica ed ambientale .
Interverranno – Nino Martino, formatore, guida AIGAE – CulturaNatura, curatore del Work-Shop in programma Sabato 8 Aprile , Silvio Mini, tour leader e relazioni esterne – Centro Italiano Storytelling, Massimiliano Lipperi, esperto di scenografi e ed allestimenti artistici – Wild’Art – Paolo Gallese, divulgatore scientifico e formatore delle tecnologie digitali – Verdeacqua ONLUS – Nicola Castelnuovo, animatore ed esperto di realtà virtuale immersiva – Associazione Proteus – Roberto Cena, museografo e storyteller – ETT Solutions.
Fonte AIGAE