Un palazzo di pregio degli Anni Trenta entra a far parte della collezione degli immobili di prestigio di Sorgente Group, holding finanziaria immobiliare guidata da Valter Mainetti. Si tratta del Palazzo delle Poste di Carrara, interamente rivestito del più pregiato marmo locale e progettato dal celebre Architetto Giuseppe Boni. L’immobile sarà incluso nel patrimonio del fondo di investimento immobiliare riservato “Donatello-comparto David”, istituito e gestito da Sorgente Sgr. L’operazione è stata condotta da Claudio Carserà, direttore Area Immobili di Sorgente Group, il venditore è MR Investments.
Il palazzo, due piani più uno interrato, 2.500 mq circa , è in parte affittato a Poste Italiane. Costruito nel 1932, unico nel suo genere, doveva riqualificare una zona della città degradata a causa della presenza di botteghe per la lavorazione del marmo. La scelta dell’Arch. Boni è stata quella di usare l’elemento architettonico dell’angolo come fulcro dell’edificio e un salone ottagonale come centro dell’intero complesso. Il palazzo si trova infatti all’intersezione tra via Minzoni e via Mazzini e si fa notare per l’alternarsi dei marmi Carrara bianco ordinario, bianco venato, bardiglio scuro venato.
Con l’acquisto si arricchisce la collezione di trophy buildings del fondo: oltre alle Poste di Carrara il comparto David possiede Galleria Colonna e la Rinascente di Piazza Fiume a Roma, Piazza Cordusio a Milano, Queensberry House a Londra. Carrara è un gioiello architettonico unico nel suo genere, uno dei più antichi palazzi delle Poste Italiane, arricchito da sculture e bassorilievi di Sergio Vatteroni.
L’acquisto da parte del fondo immobiliare di Sorgente Group dimostra che la qualità storico architettonica dell’asset premia anche località diverse dalle città di grandi dimensioni, come Roma e Milano.
Un elemento di interesse è costituito dallo spazio libero all’interno dell’edificio, che verrà valorizzato e poi dato in locazione secondo progetti che sono già allo studio del Gruppo.
Qualche nota sul Palazzo delle Poste. Mai in nessun edificio delle Poste è stato utilizzato tanto marmo lavorato dalle maestranze locali. La pianta si sviluppa partendo dallo scalone d’ingresso all’incrocio tra le tre strade attraverso il quale si accede al salone che è stato progettato come fosse un piccolo tempio laico. L’ambiente ha forma ottagonale ed è a doppia altezza, dominato da un velario con vetri bianchi e azzurri. Ai due lati del corpo centrale si aprono le ali dell’edificio dedicate agli uffici. Anche lo scalone di rappresentanza, come l’esterno, è ricoperto di marmo, mentre i pavimenti sono disegnati con quadrati alternati in marmo chiaro e scuro di grandezza diversa a seconda degli ambienti.
Fonte : Company
Nelle immagini: la facciata e un particolare dell’ interno del Palazzo