di Paola G. Lunghini
Piove che Dio la manda oggi a Milano mentre Patrick Phillips, nuovo CEO di ULI –Urban Land Institute, prende il Podio nell’ immenso “ Spazio CityLife” che ci ospita, per illustrare ai convenuti il Rapporto “ 2013 Emerging Trends in Real Estate” di ULI, sviluppato come sempre in collaborazione con PWC.
E’ , questa di oggi, una anteprima assoluta per l’ Italia : ed è la prima volta che a noi della community italiana ( da molti anni “allenati” alla presentazione del Rapporto ULI “ Emerging Trends in Europe”, solitamente tra gennaio e febbraio ) viene dedicata tanta attenzione. Ci viene infatti illustrato – nel corso di un roadshow iniziato giorni fa a Francoforte e che si concluderà nei prossimi giorni a Londra – tutto ciò che riguarda le tendenze immobiliari nelle Americhe , secondo la prestigiosissima e storicissima ( fu fondata in USA nel 1936) associazione che , nel mondo, raduna decine di migliaia di members, moltissimissimi dei quali super-autorevoli. E che ha fatto della “ cultura del territorio” la propria bandiera.
ULI, il report sull’ America lo fa da 34 anni; ma ora lo ha allargato – oltre al Canada – anche alla Latin America ( Argentina, Brasile, Cile, Columbia, Equador, Messico, Perù, Uruguay e Venezuela).
Piove che Dio la manda dicevo mentre Patrick prende il Podio. Alle sue spalle scorrono – sul doppio gigantesco schermo – coloratissime e coreografiche immagini che , per ciascino dei mercati e dei comparti , evidenziano appunto l’ outlook a breve così come era stato elaborato attraverso 900 interviste a top player, interpellati da Abu Dhabi a Washington.
E appunto da Washington Patrick proviene.
Il suo approccio , pur nella complessità del tema, è “ semplice”; e il suo inglese è “ chiaro”. Un vero piacere seguirlo mentre racconta che – operando in un ambiente a crescita lenta – occorre richiamarsi a una “ decent profitability” , e che comunque “ transaction volume will tick up” .
I mercati che il Rapporto copre sono ben 51, quindi è qui impossibile citarli tutti.
Market to watch?
Molto bene la East Coast e la West Coast ( la favorita è San Francisco) degli States; a macchia di leopardo l’ East e South West (vanno giù Las Vegas e Memphis). Gode dell’ incremento demografico la Florida, mentre soffre l’ immenso Mid West ( “the auto industry has come back somewhat, but you can only be interested in the top building in Detroit” . Domanda : chi glielo va a raccontare a Sergio Marchionne ??? ).
E così via narrando, passando attraverso capital flows, , hotel occupancy rates & RevPar ( per gli hotel si prevede un trend positivo) , “ housing resuscitation” – solo per citare alcuni temi – , con un bellissimo commentino finale tutto incentrato sulla lettera “ erre” , con ciò intendendosi re-financing, re-novating, re-capitalize, re-use, etc.
Cui Marco Plazzotta , Allianz RE – chiamato al Panel di commento insieme a Davide Brogi, Generali Immobiliare Italia SGR, e Patrick Parkinson, JLL- subito aggiunge re-pricing , e dice poi da par suo altre cose intelligenti ( il vero problema è l’ “atomizzazione dei momenti decisionali” ). Volentieri fanno eco a Marco, dicendo cose intelligenti, Patrick Parkinson ( le partnership sono una vera tendenza che deve ancora ben emergere, e la pianificazione delle città va fatta a 30 anni e non a cinque) , e Davide Brogi ( sì all’ investimento in debito, quando possibile, in logiche di affiancamento al lender , e con duration a 5-7 anni).
Brillantemente condotto da Elisabetta Caldirola, Partner PWC – Real Estate Italy, il dibattito sfora ben oltre i tempi previsti, ma piacevolmente.
E la riunione si chiude con la autopresentazione di Paolo Foppiani, neo Presidente dei Young Leader ULI in Italia , ovvero il Gruppo Giovani: alla sua prima uscita pubblica, Paolo ( avvocato della legal firm DLA Piper ) annuncia di aver già avviato con Giacomo Morri ( SDA-Bocconi e Presidente di AICI Giovani) una approfondita ricerca sui giovani professionisti del real estate in Italia. Ricerca che ci si augura di presentare nell’ ambito di EIRE- Expo Italia Real Estate, in programma dal 4 al 6 giugno 2013 a Milano.
Poi lasciamo la immensa Sala dello Spazio CityLife ( dove la “ nostra area “ , pur ben delimitata da arredo a verde, decisamente si “ perde “, piccola piccola com’ è) e saliamo alla terrazzina dello “ Spazio” , per osservare il cantiere : che non appare affatto immenso, anzi. Le residenze sono lì, quasi a portata di mano; là dove oggi ci sono pozze d’ acqua e baracche di cantiere sorgeranno le torri a uffici, e al centro dell’ area si lavora freneticamente per la costruzione della stazione della Metro. Sullo sfondo, ma vicinissimo, il Centro Congressi MICO (Fondazione Fiera Milano) , con la sua completata copertura a nuvola ( alcuni ancora la chiamano ancora “ cometa” ) luccicante.
Pare impossibile, ma Marco Plazzotta ( come tutti sanno, Generali e Allianz sono in JV i developer del city quarter) ci spiega che attualmente lavorano a CityLife un migliaio di persone. E ci assicura che il cronoprogramma – con consegna 2016 – sarà rispettato.
Poi mi conferma che anche la piattaforma retail ( il marketing è affidato a Larry Smith) sta procedendo, con lo sviluppo del concept. A metà del 2013 si dovrebbe avere su ciò chiarezza ( vuoi vedere che anche ciò verrà annunciato a EIRE?).
Alla spicciolata ci lasciamo.
Guido Inzaghi ( Partner della legal firm DLA Piper e Presidente di ULI Italy: il nuovo ruolo molto gli si addice,) , ci aveva già lasciato.
Gli giungano quindi ora, e per iscritto, i miei più vivi complimenti per aver progettato questo bellissimo incontro. Che fa seguito a un evento che ULI aveva organizzato la scorsa settimana a Torino , in partnership con la Municipalità del capoluogo piemontese, intitolato “ Urban Investment Network Workshop. Business Friendly Cities”.
(Peccato averlo scoperto solo oggi. Ci sarei andata un salto volentieri) .
Guido, io vorrei …( con il sonetto, vai avanti Tu).